
Il biscotto di mosto è un dolce tipico marchigiano, zona molto ricca di vigneti, che una volta veniva preparato esclusivamente nel periodo di vendemmia per via del suo ingrediente principale: il mosto. Oggi è facile reperire il mosto in quasi tutti i periodi dell’anno, ma questo rimane comunque un dolce dai sapori e dai profumi tipici dell’autunno.
Si chiama biscotto ma somiglia di più ad un maritozzo; tra i suoi ingredienti c’è il lievito nelle varianti di lievito madre o quello di birra che sia, che lo rendono morbido e voluminoso.
In alcune zone delle Marche esiste un tipo di biscotto di mosto che viene cotto in una massa intera e poi ridotto a fine cottura a fette spesse circa 1 cm per essere ripassato al forno per la biscottatura.
Il biscotto di mosto tipico che trovate a Fabriano nei forni e nei negozi di alimentari è un maritozzo di pasta lievitata realizzato a forma di treccia della lunghezza media che varia da 15 a 20 cm.
Il profumo del mosto che inebria i sensi in un biscotto appena sfornato viene esaltato dai semi di anice che sono inseriti tra gli ingredienti appunto per arricchirne il gusto.
La ricetta tradizionale li vuole anche impreziositi con uva sultanina, ma essendo un sapore non apprezzato da tutti ultimamente si trovano spesso anche le versioni “senza uvetta”.
Un dolce speciale che nelle famiglie contadine marchigiane le antiche vergare, a capo della vita domestica, preparavano per i bambini e per i loro mariti, quando in autunno tornavano dal lavoro nei campi. Oggi è un dolce che viene usato solitamente per la colazione, o per una bella merenda pomeridiana, soprattutto nelle giornate di freddo pungente e raggiunge il suo massimo se abbinato con crema di nocciole.
Leave A Comment