
Il Monte Cucco (m. 1566) è una montagna situata in Umbria sul confine con le Marche, lungo l’Appennino Umbro-Marchigiano, il cui versante umbro scende fino alla via Flaminia, di cui sono conservate importanti testimonianze del percorso romano. E’ “il ventre degli Appennini” con un complesso sistema ipogeo, fenomeni di carsismo, acque sotterranee i cui punti di risorgenza alimentano acquedotti civili, fonti minerali e confluiscono nei fiumi Sentino e Chiascio. Abbondanti i fossili, i boschi intatti. E’ il Parco dello sport in montagna: il volo libero, la speleologia, lo sci di fondo. Il clima molto piovoso dell’Appennino Umbro Marchigiano, a causa della relativa vicinanza del mare, ha favorito una flora molto rigogliosa e varia; difatti tutto il Monte Cucco è un’area floristica protetta. Il versante Sud-Ovest della montagna è dominato da estesi prati, in gran parte frutto di antichi disboscamenti per creare pascoli. Il versante Nord-est, esposto verso il mare, vede la presenza di grandissimi boschi. I rilievi montuosi dell’Appennino Centrale si sono formati a partire da circa 15 milioni di anni fa a causa dello scontro tra due grandi placche continentali: quella Africana e quella Eurasiatica, che hanno fatto emergere dal mare questo enorme ammasso di roccia, creando il Monte Cucco, gli Appennini e tutta l’Italia centrale. La montagna principale è composta da roccia calcarea chiamata “Calcare Massiccio del Monte Cucco.
Il paesaggio offerto dal Massiccio del Monte Cucco ha un andamento variegato: valli rinserrate che si inseguono con guglie, pinnacoli e terrazzamenti, con canaloni e gole, le forre millenarie che lo rendono aspro ma anche dolci e morbidi pendii con conche e valli ridenti.
In questo ambiente naturale superbo si alternano boschi suggestivi di faggete secolari dall’altissimo fusto e di lecci dominano rupi e pareti calcaree. E’ l’ambiente che accoglie la “Madre dei faggi”, una faggeta, tra le più antiche d’Italia, estesa per 30 ettari ad una quota di 1000 m.s.l.m. E’ il territorio delle acque sotterranee, dei corsi d’acqua incontaminati limpidi e ossigenati e delle sorgenti, che sono ombreggiati dai salici, dalle piante di nocciolo e dall’olmo montano. E se si parla di corsi d’acqua non si può non citare quello che è forse il più importante fra tutti: il torrente Scirca. Ha origine nel ventre del Monte Cucco, come la maggior parte della rete idrica superficiale, nasce a 576 m. e le sue acque vengono captate per rifornire uno dei più grandi acquedotti dell’Umbria, quello di Villa Scirca.
LA GROTTA DI MONTE CUCCO
Monte Cucco è anche e soprattutto la Grotta, il fenomeno carsico più imponente con il suo sistema sotterraneo vastissimo che si estende per oltre 30 km., raggiungendo la profondità massima di 923 m. e che per lungo tempo è stato il sistema carsico più grande e profondo d’Italia. Oggi si conoscono tre ingressi, tutti posti nel versante nord orientale del Monte Cucco: l’Ingresso Principale a quota 1390 m., il Pozzo del Nibbio a quota 1509 m. (si apre praticamente sulla cima del Cucco) e l’Accesso verso Pian delle Macinare a quota 1395 m.
L’Accesso principale, dal 2008 divenuto l’accesso alla Grotta Turistica, dopo un pozzo di 27 m. di profondità permette di raggiungere una serie di grandissimi saloni in rapida successione con la possibilità di ammirare le spettacolari formazioni stalattitiche e stalagmitiche incredibili ed imponenti, dove ogni goccia ha ripetuto per centinaia di migliaia di anni il suo lavoro di deposito di cristalli e candide colate.
LA FORRA DI RIO FREDDO
Il Massiccio del Monte Cucco è una delle poche zone appenniniche che possiede, a quote elevate, un corso d’acqua perenne, Rio Freddo, che segna profondamente quasi tutto il versante orientale della catena, anche con profonde gole, come quell’imponente fenomeno di corrosione-erosione che è la Forra di Rio Freddo: una faglia di grande rigetto che interrompe bruscamente il letto impermeabile del Rio, facendo affiorare il Calcare Massiccio come una muraglia che sbarra la valle. Il lento lavorio del corso d’acqua ha fatto sì che l’ostacolo venisse “tagliato” dall’alto verso il basso per chilometri di lunghezza e per una profondità che può raggiungere anche i 200 m. Tra le alte pareti il Rio Freddo si approfondisce per oltre 400 m. di dislivello, dando origine a cascate, rapide, profondi bacini, meandri strettissimi dove a malapena filtra la luce del sole. Nella Forra il paesaggio è primordiale e ogni passaggio richiede una preparazione e una attrezzatura specifica.
GLI SPORT
Non solo speleologia però: anche il trekking e mountain bike, lungo percorsi di grande suggestione e il torrentismo sempre più praticato soprattutto dai giovani, che trova nella Forra di Rio Freddo passaggi e discese da brivido con le rocce sedimentarie antichissime e scavate dal corso d’acqua perenne e freddissima.
Il Monte Cucco, dal 1980, è uno dei campi di gara più frequentati dai piloti di Volo Libero di tutto il mondo. E’ una delle poche località dove si disputano competizioni nazionali ed internazionali di volo di alto livello tecnico. Monte Cucco può contare su un’orografia non particolarmente aspra che riduce la possibilità di forti turbolenze, condizioni meteo quindi estremamente favorevoli con una buona presenza di tecniche con fenomeni di convergenza, che innescano un vero e proprio lungo “corridoio” di ascendenza, grazie al quale è possibile effettuare importanti gare di distanza. Non a caso molti fly-records sono stati ottenuti dai decolli del Monte Cucco. I decolli permettono inoltre di effettuare un’unica quanto mai spettacolare pratica di volo, il “top”: decollo e atterraggio nello stesso lungo.
L’accesso principale alle piane del Monte Cucco è attraverso il comune di Sigillo (PG) a circa 20 minuti da Fabriano in direzione del confine Umbro. Gli accessi sul versante marchigiano sono nascosti nelle insenature della montagna. Nelle giornate di sole molto limpide, risalendo il sentiero sul versante marchigiano che porta all’ingresso delle grotte, è possibile scorgere le alture che si addolciscono per diventare colline, i vari paesini nati nelle insenature del terreno e l’orizzonte blu del mar Adriatico, un panorama veramente mozzafiato!
I grandi prati e le temperature gradevoli, soprattutto in estate, fanno del Monte Cucco uno dei luoghi dove si vedono più frequentemente pic nic, tende, camper e scampagnate. Il ristoro “Da Tobia” è uno dei ristoranti più conosciuti nella zona con cibo tipico della tradizione umbro-marchigiana. Il ristorante propone anche la famosa crescia, una torta salata farcita con salumi e formaggi locali. La crescia è cotta ancora oggi su pietra e poi fatta riposare sotto la cenere, come vuole la ricetta tradizionale, ed è una gustosa merenda per grandi e piccini.
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